Ristrutturazione Bagno: quanto costa rifare un bagno?
Il bagno è, insieme alla cucina, una degli ambienti più importanti della casa: sia la realizzazione di un nuovo bagno sia la ristrutturazione di un bagno già esistente richiedono una serie di interventi che devono rispettare precise regole e normative.
Rivolgersi a ditte con mano d’opera specializzata è l’unico modo per non rischiare di dover rifare tutto da capo o, peggio ancora, a trovarsi a dover pagare per danni o perdite d’acqua anche al vicinato.
Alcuni consigli per ristrutturare al meglio il vostro bagno
Trattandosi della zona più intima della casa, gusti ed esigenze diverse rendono le scelte funzionali ed estetiche (tipologie di piastrelle, disposizione e tipologia dei sanitari, etc…) molto personali.
Demolire e rifare un bagno è un lavoro importante e sicuramente oneroso: per questo, la prima scelta da fare consiste nel decidere se effettuare una ristrutturazione parziale oppure completa. Ciò dipende molto dalle condizioni di partenza del vostro bagno: in alcuni casi, una ristrutturazione parziale potrebbe infatti essere insoddisfacente, soprattutto quando sanitari e piastrelle sono molto vecchi e (quindi) anche i relativi impianti. Ma le variabili sono sicuramente tante.
Un altra determinante sarà lo spazio totale a disposizione del bagno, che incide sia nella scelta della disposizione sia nella scelta del tipo di sanitari che nella scelta tra doccia oppure vasca (anche se ultimamente la realizzazione di box doccia molto grandi viene spesso preferita per motivi di estetica e di praticità, anche in condizioni di spazio che permetterebbero l’installazione di una vasca).
Lo spazio a disposizione incide anche su un altro aspetto, ovvero sulla scelta se installare o meno bidet e vaso affiancati, sistemazione solitamente da preferire perché più comoda ed esteticamente molto gradevole. Tuttavia, per fare ciò servono almeno 120 cm liberi sulla parete e quando tale spazio non c’è, si è obbligati a sistemare i sanitari uno di fronte all’altro: in questo caso, potrebbe essere utile considerare anche l’acquisto di sanitari a profondità più contenuta, che lascino così più spazio libero (rispetto alla misura standard di 55-57 cm, esistono sanitari profondi 50 cm ma anche 45 cm).
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Ristrutturazione completa del bagno: ma quanto costa rifare un bagno?
Per una ristrutturazione completa del bagno la spesa varia molto a seconda della scelta dei materiali e dei sanitari: si può calcolare molto indicativamente un costo medio di 800-1.200 € al mq. Il conto è quindi presto fatto considerando le dimensioni di partenza, e data la nostra esperienza possiamo dire che i prezzi medi sono i seguenti (usando ottimi materiali ma escludendo materiali particolarmente costosi):
Tipo di bagno: | Costo Minimo | Costo Medio |
Quanto costa rifare un bagno piccolo (di circa 2 Mq) | € 2.300,00 | € 3.000,00 |
Quanto costa rifare un bagno di 4 Mq | € 3.200,00 | € 4.200,00 |
Quanto costa rifare un bagno di 5 Mq | € 4.000,00 | € 5.300,00 |
Quanto costa rifare un bagno di 6 Mq | € 4.800,00 | € 6.300,00 |
Quanto costa rifare un bagno grande (più di 6 Mq) | € 5.500,00 | € 7.000,00 |
Il vantaggio di effettuare una ristrutturazione completa del bagno è che la disposizione dei sanitari può essere modificata, adeguando così meglio lo spazio alle proprie esigenze: l’unico vincolo sarà sempre rappresentato dal WC che dovrà essere posizionato in modo adeguato rispetto allo scarico condominiale, mantenendo la pendenza necessaria per uno smaltimento efficace (spesso rimane sulla stessa parete, eventualmente adottando uno scarico a muro anziché a pavimento).
Un altro grosso vantaggio della ristrutturazione completa del bagno sta nel fatto di poter riallocare anche prese e interruttori elettrici, che potranno essere aggiunti e riposizionati per meglio rispondere a esigenze di comfort quotidiano, rispettando però i requisiti minimi di sicurezza previsti dalle normative (ovvero devono essere posizionati a determinate distanze dalle utenze e con altezze minime da terra).
Costi di rifacimento degli impianti
Rifare completamente un bagno implica partire dalla demolizione con rimozione totale di sanitari, rivestimenti e sottofondi, procedendo quindi con il rifacimento degli impianti.
Il costo di demolizione e smaltimento varia sulla base della metratura del bagno, indicativamente si aggira intorno ai € 150,00 al mq.
Definito il nuovo schema dell’impianto elettrico ed idraulico, al fine di avere (a lavoro finito) le pareti quanto più possibile libere da componenti tecniche, è meglio optare per schemi di impianti a pavimento in cui tutti i condotti saranno posati a terra e utilizzeranno solo la fascia inferiore dei muri.
Le nuove tubazioni correranno quindi sotto il pavimento: si utilizzeranno tubi di alluminio rivestiti con due strati di materiale plastico (tubi multistrato) mentre i tubi dell’acqua calda saranno rivestiti con guaine isolanti per evitare dispersioni. Per le tubazioni di scarico si utilizzeranno tubi di polipropilene di tipo autoestinguente.
Terminata la posa degli impianti, prima di ripristinare i sottofondi e di applicare le successive finiture, conviene sempre scattare una serie di foto a tubazioni e cavi così da conservare una traccia reale degli schemi tecnici realizzati, che si rivelerà molto utile anche nelle successive manutenzioni.
Il costo di realizzazione del solo impianto idraulico varia in base al numero di punti acqua, dove il singolo punto acqua varia tra i € 180/220 cadauno e ne vanno previsti almeno 4: wc, bidet, lavandino, doccia/vasca. Il costo di realizzazione del solo impianto elettrico varierà anch’esso sulla base dei punti luce, dove il singolo punto luce varia tra i € 25,00/35,00 cadauno e ne servono almeno 3 (presa di servizio con interruttore, specchiera e lavatrice).
Costi di piastrellatura e pavimenti
Le pareti dei bagni devono essere rivestite con materiale impermeabile, liscio, lavabile e resistente come per esempio la ceramica, il marmo, ma anche altre tipologie di smalti, fino ad una determinata altezza stabilita dalla normativa (che a Milano è di 180 cm), mentre il soffitto deve essere rifinito con un prodotto traspirante.
La scelta del rivestimento è un fattore puramente personale ed estetico, legato al gusto soggettivo ed alla disponibilità economica: il costo infatti varia molto in base al materiale scelto, alla sua qualità e alla tipologie di posa prevista. Lo stesso discorso può essere applicato al pavimento.
Nella seguente tabella vi proponiamo uno schema dei costi al mq di piastrelle e altri materiali, con a fianco i costi medi di posa. Si tratta ovviamente di indicazioni che (come detto) possono variare molto sulla base delle scelte specifiche e anche della presenza di offerte particolari (ad esempio, su stock di materiali)
Tipo di Materiale: | Costo al Mq del materiale | Costo al Mq della posa |
Piastrelle | € 15,00 / 40,00 al Mq | € 25,00 / 35,00 al Mq |
Marmo | € 90,00 / 160,00 al Mq | € 35,00 / 55,00 al Mq |
Ristrutturazione parziale del bagno
La ristrutturazione parziale di un bagno permette interventi molto più limitati, utili a rinfrescare l’estetica del locale senza rompere o demolire.
E’ possibile sostituire i sanitari scegliendone di nuovi con attacchi compatibili agli impianti già esistenti; lo stesso vale per rubinetti, vasca, doccia…. Il costo di sostituzione dipende quindi direttamente dal costo del nuovo sanitario, cui va aggiunta la manodopera e il costo di smaltimento del vecchio (data la variabilità delle casistiche e della voce, potete contattarci per un preventivo più preciso).
E’ possibile coprire i vecchi pavimenti sovrapponendone di nuovi scegliendo (preferibilmente) lastre di gres con spessore di soli 2-3 mm, più adatte a questo scopo. Le pareti si possono rinnovare usando prodotti particolari come i rasanti impermeabilizzanti, oppure particolari pitture per coprire le vecchie piastrelle (purché integre).
Riferimenti normativi sulla ristrutturazione del bagno
Il regolamento edilizio e le altre norme locali di Igiene edilizia stabiliscono molte regole, alcune già descritte nei paragrafi sopra, che devono essere rispettate durante le operazioni di ristrutturazione.
Tra queste, la superficie dei bagni: a Milano, per esempio, le misure minime sono 3,5 mq per il bagno principale (o l’unico) e 2 mq per il secondo. Quando si modificano le dimensioni di un bagno esistente e anche quando se ne ricava uno nuovo, è necessario quindi sempre attenersi ai valori previsti da tali regolamenti.
Viene normata anche la presenza di finestre, e quando i Regolamenti ammettono che il bagno ne sia privo (ad esempio, quando si volesse ricavare un secondo bagno prima non esistente) deve essere necessariamente dotato di apparecchio per l’aerazione meccanica attivata.
Molti Comuni, infine, prescrivono che l’ambiente contenente il WC sia disimpegnato dall’ambiente cucina tramite almeno un vano, che in tal caso può essere un antibagno, oppure un corridoio o un atrio purchè delimitato da porte; nell’antibagno è possibile mettere altri sanitari (come il lavabo).
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Detrazioni Fiscali sulla ristrutturazione del bagno
E’ prevista la possibilità di sfruttare un’agevolazione fiscale importante, che consiste nella detrazione del 50% delle spese di ristrutturazioni edilizia. Si tratta di un’agevolazione in vigore ormai dal 2012 e che permette di rendere molto meno onerosi i lavori per migliorare la propria casa.
Grazie a questa possibilità, questo è il momento ideale per dare il via ai lavori, perchè è possibile beneficiare sia delle detrazioni fiscali sia di diversi bonus. Il rifacimento bagno è tuttavia uno degli interventi edilizi dove più spesso ci sono difficoltà d’interpretazione e dubbi sull’applicabilità delle detrazioni fiscali: per saperne di più, puoi leggere il nostro articolo Ristrutturazione del bagno: le detrazioni fiscali che ti fornirà tutte le informazioni a riguardo.
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