Agevolazioni e Detrazioni Fiscali
Ristrutturare oggi conviene!
Oggi è possibile usufruire di diverse agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie, che consistono nella possibilità di detrarre buona parte delle spese sostenute per la ristrutturazione dei propri immobili. Le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni permettono così di recuperare costi di ristrutturazione e anche di arredamento degli immobili siti sul territorio italiano, riguardo i casi di seguito descritti.
Anche per il 2019 è prevista la possibilità di sfruttare un’agevolazione fiscale importante, che consiste nella detrazione del 50% delle spese di ristrutturazioni edilizia per interventi di manutenzione, restauro e messa in sicurezza di un immobile.
Nella Legge di Bilancio 2019, è permesso quindi ai contribuenti di beneficiare della detrazione 50% delle spese sostenute e pagate con bonifici parlanti, effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Sono stati inoltre riconfermati anche i bonus mobili e acquisto elettrodomestici. Oggi la normativa prevede le seguenti casistiche:
- DETRAZIONI DEL 50% SULLE RISTRUTTURAZIONI per:
- Lavori di manutenzione ordinaria per le parti comuni degli immobili
- Lavori di manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari
- Lavori di restauro e risanamento conservativo sulle singole unità immobiliari
- Ristrutturazione edilizia sulle singole unità immobiliari
- Iva agevolata al 10%
- DETRAZIONI FISCALI SULLE SPESE DI ARREDAMENTO (BONUS MOBILI)
- DETRAZIONI FISCALI SUL RISPARMIO ENERGETICO (ECOBONUS)
- NUOVI BONUS RISTRUTTURAZIONI 2019
L’agevolazione fiscale è in vigore ormai dal 2012 e permette di rendere molto meno onerosi i lavori per migliorare la tua casa. Da allora, è stata di anno in anno riconfermata e ampliata: ad esempio, una delle novità più apprezzate degli ultimi anni ha riguardato il box auto, per il quale oggi si ha diritto alla detrazione fiscale sia se per ristrutturazione sia per costruirlo da zero, a patto che sia di pertinenza all’abitazione.
Nel 2018 era stata introdotta un’altra novità molto importante, ovvero che molte opere potranno essere effettuare in edilizia libera, senza dover più effettuare comunicazioni preventive al comune; tra queste: rinnovare impianti, installare pannelli solari, arredare giardini e mettere tende e fioriere sui terrazzi, installare le inferriate di sicurezza, etc… . Per saperne di più e per un elenco completo, consulta la Glossario Ufficiale dell’Edilizia Libera
La Legge di Bilancio ha quindi confermato le agevolazioni, con alcune modifiche (ad esempio, il nuovo ECOBONUS 2019 modula le detrazioni fiscali in base al grado di efficientamento raggiunto dall’immobile con gli interventi eseguiti) e l’introduzione di nuovi BONUS RISTRUTTURAZIONI 2019.
Per usufruire delle agevolazioni fiscali è possibile riportare le detrazioni nel modello 730 e a tale fine è necessario aver effettuato tutti pagamenti con bonifico parlante e conservare una serie di documenti. La spesa massima su cui calcolare la detrazione del 50% per la ristrutturazione edilizia è pari a € 96.000,00 e comprende tutti i costi legati all’attività di ristrutturazione, dalla progettazione ai materiali e manodopera, fino alle spese burocratiche (come gli oneri di urbanizzazione).
Il recupero fiscale del 50% viene portato in detrazione e avviene in 10 rate annuali, tramite la compilazione del modello 730.
L’agevolazione è applicabile a qualsiasi variazione strutturale o modifica ad un appartamento, al relativo box o alle parti comuni di edificio possono quindi avere diritto alla detrazione prevista dalla normativa. Rientrano nell’agevolazione fiscale anche le spese relative al miglioramento della sicurezza di un’abitazione (ad esempio, con opere di installazione di cancelli o grate) e opere per il rafforzamento strutturale dell’appartamento (es. con finalità antisismica).
Nel corso degli anni, la normativa è stata anche oggetto di diverse precisazioni da parte del ministero delle finanze, questo perché molto spesso alcune spese venivano presentate (erroneamente o volutamente) come detraibili, quando invece non lo erano.
La normativa a volte è di difficile interpretazione, in particolare per quanto concerne la parte relativa alla ristrutturazione del bagno, dove alcuni lavori vengono considerati ‘manutenzione ordinaria’ e quindi potrebbero non rientrare nell’agevolazione. Potete trovare tutte le informazioni che vi occorrono sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure continuando la lettura del nostro articolo, dove vi riportiamo una sintesi delle normative e tutti i riferimenti alle guide ufficiali.
È possibile detrarre dall’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte delle spese sostenute per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali. In particolare, anche per il 2019 è possibile usufruire delle seguenti agevolazioni:
- detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2019, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare
- detrazione fiscale del 36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2017
L’agevolazione può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e va suddivisa fra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che hanno diritto alla detrazione. Trovate tutti i dettagli in merito sulla Guida Ristrutturazioni edilizie 2019 dell’Agenzia delle Entrate qui allegata.
Questa agevolazione fiscale offre la possibilità di:
detrarre il 50% delle spese di acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’immobile ristrutturato, fino ad un massimo di € 10.000,00.
La cosa interessante è che gli arredi acquistati non devono necessariamente essere adibiti alla stanza ristrutturata: ad esempio, potete decidere di effettuare una ristrutturazione del bagno e acquistare dei nuovi mobili per la cucina. Ovviamente dello stesso immobile.
La detrazione Irpef del 50% spetta sia per l’acquisto di mobili sia di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare l’immobile oggetto di ristrutturazione. Questa agevolazione aggiuntiva potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2017. Come nelle altre casistiche, la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
Per maggiori dettagli, a questo link potete scaricare la Guida bonus mobili 2019 dell’Agenzia delle Entrate.
L’ecobonus è un’agevolazione fiscale che consiste nella possibilità di detrarre dall’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’Ires (Imposta sul reddito delle società) ed è concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Rientrano nelle agevolazioni fiscali le spese sostenute per tutte le opere in grado quindi di ridurre stabilmente il fabbisogno di energia (coibentazioni, infissi termici ecc.) come:
Le detrazioni fiscali, da ripartire in dieci rate annuali di pari importo, sono riconosciute nelle seguenti misure:
- detrazione del 55% delle spese sostenute fino al 5 giugno 2013
- detrazione del 65% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2019, se si installa una caldaia a condensazione di classe A con contestuale istallazione di sistemi di termoregolazione evoluti
- detrazione del 50% delle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2019, se si istalla una caldaia a condensazione di classe A
Sono esclusi dall’agevolazione l’installazione di caldaie di classe B.
Le agevolazioni sono riconosciute sia per interventi sulle singole unità immobiliari (es. villette indipendenti o cascine) sia quando l’intervento è effettuato sulle parti comuni degli edifici condominiali, o se riguarda tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio.
Per altri dettagli e informazioni, potete consultare la Guida Ecobonus Risparmio energetico 2019 dell’Agenzia delle Entrate qui allegata.
Oltre alle riconferma delle agevolazioni (con le caratteristiche sopra menzionate) la Legge di Bilancio 2019 ha introdotto anche dei nuovi bonus. Sono:
- SISMABONUS 2019: detrazione che va da un minimo del 50%, 75% fino ad un massimo dell’85% per interventi di adeguamento antisismico sulle parti comuni degli edifici ubicati nelle zone ad alto rischio sismico o antisismico più alto, zone 1, 2 e 3 (sempre nel limite massimo di 96 mila euro, moltiplicato per il numero delle unità di ciascun edificio). La detrazione arriva al 100% per la diagnosi sismica degli edifici, ed è già riconfermata fino al 2021. La detrazione Sismabonus è esteso ai capannoni delle imprese anche per le spese di certificazione statica ad opera di professionisti. Per saperne di più scarica quì la Guida Ufficiale al Sisma Bonus dell’Agenzia delle Entrate
- ECOBONUS E CONDOMINI 2019: detrazione fino al 70% se l’intervento di risparmio energetico riguarda anche l’involucro dell’edificio con un incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’immobile stesso, mentre arriva al 75% se l’intervento di risparmio energetico migliora la prestazione energetica invernale e estiva.
- BONUS VERDE 2019: detrazione del 36% per un massimo di spesa pari a 5.000 euro per lavori di sistemazione di giardini, terrazzi e balconi anche condominiali, e i lavori di recupero di giardini d’interesse storico.
- BONUS ZANZARIERE 2019: detrazione al 50% delle spese sostenute per l’acquisto di zanzariere con schermatura solare
- BONUS TENDE DA SOLE 2019: detrazione al 50% delle spese sostenute per installa
- BONUS INFISSI 2019: detrazione al 50% delle spese sostenute per acquistare ed installare nuovi infissi e finestre.
Nel modello 730 è possibile portare a detrazione le spese sostenute per la ristrutturazione della propria casa nell’anno di imposta precedente.
Per godere delle detrazioni fiscali è necessario innanzitutto effettuare tutti i pagamenti con bonifici così detti “parlanti”:
Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale dove dovrà essere riportato:
- Nella causale di versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986
- Il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- Il codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento
Quindi, sarà necessario conservare e (in caso di controllo) presentare tutti i documenti, quali:
- la domanda di accatastamento
- le ricevute di pagamento dell’imposta comunale Ici-Imu
- la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori
- le concessioni edilizie
- le autorizzazioni oppure una dichiarazione sostitutiva con la data di inizio dei lavori
- la delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori (per le parti comuni degli edifici residenziali) e la tabella della ripartizione delle spese
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