La legge per il recupero dei sottotetti in Lombardia agevola gli investimenti privati e stimola il settore edilizio. Lo scopo del recupero del sottotetto è prevalentemente abitativo e proprio tale operazione rappresenta quella che oggigiorno è la tipologia di ristrutturazione più eseguita. Sia nelle grandi città, che nei piccoli paesi, sia nei centri storici che nelle periferie, “recuperare” un sottotetto è possibile e garantisce notevoli vantaggi economici e fiscali, secondo quanto stabilito dalla legge locale.
Definizione di “sottotetto”
Risulta importante la definizione che viene data di sottotetto, il quale può definirsi tale quello spazio al di sopra dell’ultimo piano dell’edificio, compreso proprio tra esso e la copertura, che ne fa da delimitazione. All’atto pratico, il recupero del sottotetto a fini abitativi consiste nel ricavare un’area abitabile aggiuntiva a quella esistente, da una soffitta o appunto da un sottotetto, rispettando le indicazioni espresse dalle norme vigenti in termini di spazi e altezze, al fine di renderla abitabile, accrescendo anche il valore dell’immobile.
Recupero sottotetto e risparmio energetico
Dal punto di vista progettuale il recupero del sottotetto coniuga diversi aspetti di design e funzionalità, soprattutto in termini di risparmio energetico, materia oggi molto sensibile e attuale.
La legge stessa, infatti, menziona tale principio: “La Regione promuove il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti con l’obiettivo di contenere il consumo di nuovo territorio e di favorire la messa in opera di interventi tecnologici per il contenimento dei consumi energetici”.
La legge consente il recupero sottotetto in tutta Italia ma ogni regione si caratterizza per normative particolari e differenti l’una dall’altra.
Recupero Sottotetti Lombardia secondo la legge regionale
Puoi recuperare il sottotetto della tua abitazione per poterlo tramutare in una mansarda abitabile grazie alla legge 12/2005 che la Regione Lombardia ha emanato e aggiornato negli anni. L’applicabilità della Legge di recupero sottotetti Lombardia è ammissibile secondo alcune precise misure: infatti il recupero è permesso a patto che vi sia un’altezza media ponderale di 2,40 metri, la cui misura viene però ridotta di 30 centimetri per le abitazioni di montagna (in comuni la cui altezza sul livello del mare è superiore a 600 metri).
La legge regionale in questione è stata aggiornata nell’anno 2012 con la Legge n. 4, la quale ammette che gli interventi per trasformare il sottotetto a fini abitativi in Lombardia possano richiedere l’apertura di finestre, lucernari, abbaini e terrazzi, oltre che la modifica con eventuale rialzo del colmo e delle gronde, qualora fosse necessario.
Il recupero dei sottotetti rientra pienamente nel progetto di ristrutturazione di una casa. La stessa normativa dettata dalla L.R. 13/03/2012, n. 4 (B.U.R. Lombardia Suppl. Ord. 16/03/2012), prevede una proroga dei termini relativi alla realizzazione degli interventi di demolizione, ampliamento e ricostruzione come espressamente previsti dagli articoli 2 e 3 della precedente Legge Regionale n. 13 dell’anno 2009. In questa fattispecie ai comuni è data la possibilità di avere un “potere decisionale” più incisivo, modificando le proprie delibere con riferimento alle zone geografiche escluse. Gli aggiornamenti del legislatore nel corso degli anni, fino ad arrivare a oggi, ha permesso una maggiore flessibilità di azione, a vantaggio sia delle famiglie interessate a ricavare uno spazio abitativo aggiuntivo, sia ai comuni, che anche alle imprese edili.
Il provvedimento in questione ha inoltre reso attuali le disposizioni riguardanti la riqualificazione delle cosiddette aree urbane degradate, la cui disciplina era contenuta in un decreto legislativo del 2011 (per la precisione il numero 70, chiamato “Decreto sviluppo”), interessando proprio il recupero delle aree sottotetto.
Una norma precisa
La Legge recupero sottotetti Lombardia è piuttosto semplice di per sè, ma può dar adito a malintesi interpretativi, creando confusione non soltanto ai cittadini, ma anche agli stessi addetti ai lavori.
Il concetto che deve restare assolutamente chiaro e imprescindibile è che gli interventi edilizi di recupero dello spazio sottotetto rientra in toto tra quelle che sono da considerare vere e proprie ristrutturazioni edilizie e di conseguenza sono soggetti al pagamento degli oneri di urbanizzazione, parificando la situazione a quella di una nuova costruzione.
La circolare 873/2015 della Regione Lombardia interviene proprio per fare chiarezza su questo punto. Addirittura è concessa la possibilità di suddividere le casistiche in caso di interventi su edifici a più piani: vi è infatti la possibilità che un intervento di manutenzione o recupero di un locale non rientri nella classificazione della restaurazione, mentre ne rientri il recupero del sottotetto. Proprio per questo è necessario pagare gli oneri di urbanizzazione al comune come fosse una nuova costruzione.
Contributo della Regione Lombardia al recupero del sottotetto
Ciascuna regione può stabilire parametri di ammissibilità differenti, utilizzare formule e concetti diversi per conteggiare spazi e altezze, ma tutte garantiscono la possibilità di beneficiare di uno sgravio fiscale qualora un proprietario decida di recuperare il sottotetto.
Infatti, andando oltre le diverse definizioni adottate da ciascuna Regione, vi è la possibilità di usufruire di un’agevolazione IRPEF del 50% per ristrutturazioni edilizie secondo quanto stabilito dall’ex art. 16-bis del Tuir (per maggiori dettagli: Agevolazioni e Detrazioni Fiscali).
Per maggiori informazioni, potete consultare altre pagine del nostro sito, dedicate alla Ristrutturazione del Sottotetto e al Recupero del Sottotetto in Lombardia.
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